La Costituzione Italiana, Art. 3 : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

giovedì 24 dicembre 2009

SKIN COLOR

Io credo che la diversità sia una ricchezza. Dalla commistione di etnie diverse non si possono avere che, per lo meno in misura maggiore, vantaggi. Ma è indubbio che qualche svantaggio lo si potrebbe avere. Ad esempio, nel caso si dovessero avere più religioni all'interno di una comunità, ci si vedrebbe costretti da parte di una amministrazione – che tenga conto dei precetti della costituzione – che essa predisponga a luogo di culto, uno spazio adeguato per ciascun orientamento. Infatti, anche il pensiero illuminato dei padri fondatori della costituzione prevede che "tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge."



Ecco la scocciatura. Ma ciò di cui si dovrebbe tener conto è l'arricchimento che la fusione di culture ha sempre – e sempre porterà - alle comunità che l'hanno praticata. Infatti, come in natura la biodiversità è fonte di forza e di stabilità dell'ecosistema, così nelle comunità umane, quelle che hanno dimostrato di avere un'apertura al dialogo ed all'integrazione con altre culture, hanno avuto una carta vincente nello sviluppare un grado di civiltà elevato. Un ruolo fondamentale per far si che ciò avvenga lo gioca una classe politica illuminata da un senso civico che trascenda il normale modo di fare politica. Dovrebbe avere, cioè, una lungimiranza atta a cogliere gli aspetti positivi nel lungo periodo, cercando di arginarne con intelligenza gli aspetti negativi dell'inizio, quando il primo impatto tra culture diverse crea inevitabilmente un attrito, dovuto per lo più all'ignoranza che genera la paura del diverso.

- La paura del diverso - Sarebbe bello attribuire, in prima istanza, la colpa dell'intolleranza tra culture, ad un'ignoranza diffusa sul territorio a macchia di leopardo, che, come non ultima implicazione, ha l'analfabetismo. Si stima infatti che tra analfabeti totali e analfabeti funzionali si arrivi ad una percentuale della popolazione molto preoccupante. Chi ha voglia di rimboccarsi le maniche può leggere questo interessante e lungo articolo, molto ben argomentato. Piero Ricca ha anche argomentato questa situazione nell'articolo "Analfabeti d'Italia"di qualche mese fa, sul sito WU magazine. Ma questo non è, a mio avviso, che il risultato di una politica fallimentare sul lungo periodo. La situazione in pratica è degenerata a fronte di una politica sciagurata, che non si è occupata di altro che non fosse apparenza e guadagno di prestigio, attraverso anche un'informazione asservita, che assecondava (ed asseconda tuttora) di volta in volta la compagine di turno, sempre per un tornaconto reciproco. Altro che trasparenza! Certamente qualche opera l'hanno portata a termine, ma si vedano tutte le "cattedrali nel deserto" e le grandi strutture, soprattutto strade, che ora sono a rischio per una conduzione dei lavori criminale. In pratica non si è dato lo sviluppo che necessitava ad un accrescimento culturale generale, lasciando praticamente a se stessa l'istituzione scolastica. Tenendo il popolo nell'ignoranza lo si domina più facilmente, peccato che poi ci sia l'incomprensione e la paura del diverso, che portano inevitabilmente a scontri sociali. La ricaduta sulla comunità è enorme. Direi incommensurabile.

Ma questo non preoccupa minimamente le lobby di potere, e neppure i governi, perché ad esse legate a filo doppio. Si pensi alle farmaceutiche, che hanno intrallazzato con i governi affinché comprassero milioni di dosi di un vaccino totalmente inutile ... Con quali soldi anno affrontato la crisi queste ricche multinazionali, mentre migliaia di persone sono rimaste senza lavoro, e questo solo fino ad ora? Se fossimo già aperti alle altre culture nella maniera in cui io mi auspico un giorno si possa essere, non ci saremmo fatti abbindolare così facilmente, perché con l'intelligenza di un popolo altruista, ed onesto – ciò che serve per essere civili – le compagini politiche/affaristiche avrebbero vita molto difficile. Si rende quindi necessario un accrescimento culturale attraverso la scuola per prima cosa, per far capire agli uomini di domani che il nostro vicino non è da odiare solo perche ci sembra diverso, quando diversi sono solo i suoi usi e costumi. Ci possono essere popoli totalmente inadatti alla convivenza nel nostro territorio, ma ciò non significa che se qualcuno di quel popolo vuole stabilirsi da noi, esso non possa portarci la sua parte migliore. Non si può, insomma, pensare subito che ci voglia far del male. Attraverso la conoscenza si può arrivare alla comprensione, per far ciò bisogna potenziare l'istituto scolastico. Ovviamente un popolo troppo attento non fa gioco a chi lo vuole anestetizzato da spot e videogiochi. Quel che è certo, è che con l'intolleranza dell'extracomunitario, si arriva ad odiare anche un nostro concittadino che invece l'extracomunitario, lo tollera. E dire che anche noi Italiani abbiamo un passato da emigranti, quindi dovremmo capire bene la situazione. Viva l'accrescimento culturale che viene dalla convivenza tra culture diverse, nel rispetto di tutte e nella comprensione reciproca! Ma questo in un paese civile.

giovedì 17 dicembre 2009

Il tentato collasso dell’informazione, in atto.

Luca Scarlini dice: "Ogni dittatura totalitaria manipola a titolo personale e come base della propria politica la relazione con l'immaginario, che viene esibito come territorio di conquista, da conservarsi per tramite della partecipazione a riti collettivi che ribadiscano la necessità di una condivisione del cerimoniale acquisito, per solito basato su urla e gesti, differente talvolta nella forma,ma sempre violento ed insensato nella sostanza." E conclude il passaggio:"Tra la mitologia staliniana dell'operaio e quella nazista della razza, l'Italia porta al potere con Mussolini la seduzione e il machismo." ("Il verbo e il nerbo: Benito Mussolini e la seduzione delle masse" Saggio contenuto nel libro+CD "nessuna Pietà - Magazzini Salani Editore) Uhm... Non vi ricorda niente? Praticamente cosa succede: se qualcuno ha molto potere mediatico, e grazie a qualche accordo occulto, mazzetta, promessa (a volte non mantenuta), riesce a ricoprire un ruolo politico attivo, egli, tramite il potere mediatico che ha conservato, può esercitare – non è detto che lo faccia - una pressione sulla popolazione, e distorcere l'immaginario collettivo, in maniera tale da far credere che stia facendo, per ipotesi, il bene del paese, mentre invece non fa altro che dichiarare di farlo. Attraverso l'informazione ben calibrata, può indurre buona parte delle masse a credere in buona parte di quello che viene messo in evidenza dai suoi organi mediatici. Ma la cosa più efficace, nel manipolare l'italiano medio, che si sa, ha la memoria corta, è un'altra, ovvero l'omissione di certe altre notizie.

Non dire una cosa, spesso, e se fatto in maniera mirata, è peggio che distorcere una verità. Basta provare a pensare. Quanto si parla delle tendopoli de L'Aquila? Di Messina? Ma anche più genericamente dei container usati come case, delle altre zone terremotate in passato, e che ancora ci sono. Quanto si parla del disagio reale che colpisce in vari territori l'Italia? Facciamoci i conti, e vedremo che gli organi d'informazione che rintracciano le situazioni più scabrose, dico dal punto di vista anche solo amministrativo, sono pochissimi, tra i quali internet fa una parte molto rilevante, trovandosi in esso, molti siti di informazione che sono completamente scollegati da qualsiasi rapporto con la politica. Infatti eccolo oggetto di ingerenze da parte della politica. Alla stessa maniera con cui si attacca il giornale (poco importa se di altra nazionalità) o il giornalista che osa esprimere un giudizio oggettivo, o esplorare un terreno poco battuto perché scomodo, o un uomo politico che esprime il suo dissenso facendo una vera opposizione. Ci sarebbe bisogno di una mobilitazione generale, per la quale sarebbe necessaria una presa di coscienza talmente ampia da risultare quasi impossibile. Ma perché impossibile? Perché l'informazione non fa il suo dovere, e qui cito un post molto bello di Marco sul suo blog SCHIAVI O LIBERI, dove, anche lui, informa che Il 44 % della ricchezza nazionale è in mano al 10 % delle famiglie italiane. Se insistiamo caparbiamente a voler diffondere certe notizie, sui blog, noi che abbiamo questo mezzo, sui giornali i giornalisti, ma, noi, anche al bar, sul lavoro, confrontiamoci con la forza dell'informazione, cercando di affermare le notizie che dovrebbero destare la coscienza critica della gente con fermezza, ma mai con saccenteria o violenza verbale, cercando di instillare anche solo un piccolo dubbio. Per cominciare andrebbe bene. Io, per primo, mi ritengo insicuro, e mi sono sempre detto "ma come posso convincere altri se anche io non sono sicuro?" Ma la forza dell'informazione veritiera è enorme. Difficilmente riusciremo a far cambiare idea ad una persona anziana che ha radicato il suo pensiero su quello che i media gli propinano, ma forse sui giovani, che usano internet, li si può spingere a frequentare altri siti che non siano quelli glamour creati ad hoc per il loro target, per fargli aprire un orizzonte che è quello della propria opinione non pilotata, di un proprio punto di vista indipendente, ragionato, non inculcato attraverso il bombardamento mediatico.

Internet è questo. Una pluralità di opinioni talmente vasta da dare fastidio a tutti quelli a cui questa pluralità può togliere consensi, e di conseguenza potere, e di conseguenza denaro. La relazione con l'immaginario ha assunto una dimensione ancora più rilevante, oggi, rispetto al passato, grazie alle nuove tecnologie veniamo proiettati in universi incredibili ed incredibilmente realistici, pur essendo totalmente falsi. E ciò inevitabilmente ha provocato un annichilimento di una buona parte delle persone, soprattutto giovani, che affrontano l'esperienza creata con dovizia di dettagli da sembrare vera, passivamente. A ciò ci si può contrapporre solo con uno spirito sempre vigile e critico, e soprattutto, da parte dei genitori, nel non far passare in televisione o sul PC qualsiasi cosa senza interloquire coi propri figli. Diffidiamo dei proclami, e quando ci sono, rimaniamo attenti a che le promesse vengano mantenute. Non ricadiamo in un altro periodo buio come quello in cui la follia di Mussolini ci gettò nel periodo più buio della storia d'Italia.

Lottiamo per la pluralità e per la libertà dell'informazione. Difendiamo chi porta avanti questi valori con coraggio.

martedì 8 dicembre 2009

Ovviamente …!

Ovviamente la terra è una sfera... (anche se tanti ma tanti anni fa, credevano fosse piatta). Ovviamente le streghe non esistono... (anche se fino al secolo scorso, si arrivava a bruciare la gente, ed anche oggi, ricerche anche molto recenti, danno la superstizione al centro della vita di una marea di persone). Ovviamente bisogna donare ai poveri per alleviare la loro sofferenza... (anche se non sarebbe più semplice distribuire meglio le ricchezze, per evitare un inutile sofferenza a miliardi di persone, a beneficio di qualche migliaio di persone?). Ovviamente a Natale siamo tutti più buoni... ( ma che significa?!?). Ovviamente, poi, il resto dell'anno ci si sbrana a vicenda (ma anche a Natale, credete a me!). Ovviamente che brutta cosa la guerra!... (però la si accetta come un fatto "necessario", salvo poi fare un piagnisteo infinito sulle vittime militari, ignorando quasi totalmente quelle civili,che, a rigor di logica, dovrebbe essere il contrario, proprio per la legge dei grandi numeri: per ogni militare morto, quante decine di civili? Eh? Senza contare il denaro investito per procurare la morte!). Ovviamente governo ladro... (come si può dubitare di questo? Basti pensare al divario che c'è tra la pensione minima di un povero cittadino che ha lavorato una vita, e la pensione da favola che ha un politico,dopo aver "lavorato" anche solo un paio d'anni!). Ovviamente i soldi, non ce ne mai abbastanza... (però per il cellulare ultimo modello, sai com'è... come non è... e poi la playstation: mai più senza!). Ovviamente !

Ovviamente la crisi è già in via di rientro... (peccato che le migliaia di cassaintegrati non siano esattamente d'accordo, e che le famiglie facciano sempre più fatica ad arrivare a fine mese). Ovviamente il governo sta facendo tutto il possibile per rientrare dall'emergenza (peccato solo che, di ridurre le spese inutili, come lo stipendio a parlamentari che fanno dell'assenteismo la loro regola, non se ne parla; oppure ridurre gli stipendi da favola che ognuno di loro, senatori e deputati, parlamentari ed avvocati doppiolavoristi... No, no! Come farebbero a sopravvivere!). Ovviamente le dichiarazioni dei pentiti, adesso, non sono più attendibili... (a prescindere dal fatto che vengano prima verificate. No, non si può credere che un assassino dica il vero su scottanti fatti che implicano un coinvolgimento della politica). Ovviamente se l'Italia sta andando in malora, è colpa mia. Sono stato io a buttare soldi in opere inutili (tipo il ponte sullo stretto, tra l'altro irrealizzabile), a non fare una legge contro il conflitto di interessi, ho deciso io che un politico possa percepire uno stipendio di decine di migliaia di €uro al mese, e decido io anche gli aumenti quando e come voglio (mai, comunque, un abbassamento). Mea Culpa!

Ovviamente, i nostri politici, sono tutte delle brave persone (peccato che ce ne siano di pregiudicati, condannati in via definitiva, poverini!). Ovviamente alla manifestazione del No B. Day erano in quattro gatti (anche se migliaia di persone non sono neppure riuscite a raggiungere la Piazza San Giovanni a causa della calca). Ovviamente quei quattro gatti sono comunisti, come i giudici, i magistrati, i giornali, e tutti quelli che non possono tollerare che il presidente del consiglio usi la propria carica impropriamente. Ovviamente. Per fuggire dai suoi problemi giudiziari. Così come farebbe qualunque farabutto che non vuole pagare per i suoi reati. Ovviamente è nella sua natura... ma è tanto un brav'uomo!

D'altronde «Questi giudici sono doppiamente matti! Per prima cosa, perché lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana»(Silvio Berlusconi, 4 settembre 2003)
E' ovvio!

giovedì 3 dicembre 2009

L’illusione dell’individualismo

L’altro giorno ho letto, portatomi all’attenzione da un amico che ha un canale youtube (si chiama 884C25),
una lettera veramente struggente di un uomo che parla al figlio ormai adulto, (questo è il collegamento all’originale).
Ad un certo punto dice:” Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, pronta a svendere i minimi valori di solidarietà e di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti
Non sono d’accordo su questo.
A mio avviso, questa società, è falsamente individualista.
Ed è esattamente lo scopo che si prefiggono le lobby che hanno enorme potere, al fine di pilotare le masse: ci vendono un miraggio di individualismo.
Nel vero individualismo, non è vero che non si tiene conto del prossimo. Questo è egoismo.
Infatti, l’individualista “buono”si accorge subito di chi lo prende in giro.
E’ lampante, ad esempio, che quei signori che fanno politica, badano, innanzitutto, al loro interesse personale. Egoismo.

Purtroppo tutto il resto della lettera che l’uomo scrive al figlio, è condivisibile, ovviamente in un’ottica di rassegnazione.
Non vedendo una via d’uscita dal labirinto politico che, grazie(e non ci si può stancare di ripeterlo)anche ad un’opposizione inesistente, anzi connivente, si è venuto a creare.
Ovviamente io non sono laureato. Non ho impiegato tanti anni della mia vita a studiare, per poi trovarmi con un nulla (o quasi) di fatto.
Forse è per questo che preferisco rimanere.
Sgobbare, magari impiegare un po’ di tempo per diffondere queste idee con un gruppo di amici, sul web.
Lottare come posso, insomma.

L’individualismo è insito in ognuno di noi. Quello che si deve imparare è amare il prossimo, o per lo meno rispettarlo.
Esattamente quello che viene demonizzato dalle tv, attraverso i così detti reality, attraverso un’informazione sapientemente pilotata,
attraverso la programmazione di talk show più o meno discutibili, che non fanno altro che alimentare le tensioni tra gli individui mediante il miraggio di una vita fatta di cose futili e materiali.
Facendo accantonare qualsiasi critica doverosa alla visione di persone che si sbranano per un secondo di apparizione televisiva: tutto falso! Pianificato!
L’individualista vero non si lascia accalappiare da questi sotterfugi: in lui è lo spirito critico.
Per questo non posso perdonare quelli che hanno lasciato accadere, senza muovere un dito, ciò che ora sta accadendo in Italia.
Albert Einstein ha detto: "Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare."
Ora credono di farci cadere (parlo della pseudo - sinistra) nel tranello che loro sono contro questo modo di fare politica. Ma dov’erano quando si poteva fare una legge contro il conflitto di interessi?
Dov’erano quando si è fatto lo scudo fiscale ai mafiosi?
Erano ad intascare la loro vittoria di casta: stipendi da favola, privilegi da favola, ed un bel calcio in culo al popolo!
E’ stato sufficiente far finta di fare opposizione.
Il fatto è che continuano così ancora ora! Questi sono individualisti egoisti!
Ci vendono un miraggio di individualismo che non fa altro che alimentare l’astio tra le persone!
Ma pensare al proprio bene è ben altro! Allora non ci si ridurrebbe ad auto distruggerci, perché da uno sbaglio si impara, e non lo si fa più!

Invece eccoci.
Stiamo diventando un popolo di indifferenti. Superficiali ed indifferenti, sulla spinta di questo individualismo egoista che contraddistingue la nostra classe politica,
e che ci sta pericolosamente spingendo in una deriva oligarchica.
Antonio Gramsci diceva dell’indifferenza:
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.”( Antonio Gramsci - Indifferenti - 11 febbraio 1917)
Questo è il vero.
Il falso individualismo dal quale l’italiano medio viene affascinato, genera l’indifferenza.
Noi, individui, dobbiamo combattere questa indifferenza, dobbiamo essere solidali con chi sta male, ed aiutarli, ognuno con le proprie possibilità.
Dobbiamo ascoltare chi si lamenta, per capire il perché. E basta accontentarsi del meno peggio! E’ stato così che anni di lotte sindacali sono finite nel cesso!
Ed è stato così, cioè pensando “meglio così che peggio”, che ci ritroviamo una classe politica colma di pregiudicati ed indagati.
Abbiamo una cosa fondamentale da fare: smettere di essere passivi davanti a tutto quello che ci si para davanti.Meglio dubitare di tutto che prendere una cosa di troppo per vera: quell’unica cosa alla quale abbiamo creduto, rivelatasi falsa, ci potrà causare danni devastanti.

martedì 24 novembre 2009

La cooptazione

Cito da Wikipedia:

"La cooptazione è un metodo per la scelta dei nuovi membri di un organo collegiale, consistente nella loro elezione da parte dell'organo stesso (o di un collegio ristretto costituito al suo interno). La cooptazione rientra tra i metodi non democratici, in quanto i cooptati non sono espressione di un gruppo sociale esterno al collegio e quindi rappresentativi dello stesso. Per questo motivo la cooptazione si ritrova spesso in regimi aristocratici od oligarchici, dove rappresenta uno strumento di perpetuazione del ristretto gruppo dominante."

Questo è proprio ciò, che con questo sistema politico, sta succedendo. E' sotto gli occhi di tutti, eppure nella migliore delle ipotesi lo si ignora. Come mai la gente non si accorge di essere così palesemente manipolata? Secondo me la risposta è una sola: il rimbambimento mediatico al quale è stata sottoposta per anni, l'ha resa indifesa a questo tipo di attacco, la capacità di critica si è ridotta a zero. Ma in quegli individui, che avendo sempre avuto un'indole fortemente individualista, difficilmente omologabile, e magari con un innato senso critico, la situazione è lampante. Questa classe politica parla e straparla, ma il succo è sempre lo stesso: sia da una parte che dall'altra( con qualche sparuta e solitaria eccezione) si conclude con un nulla di fatto per il popolo, e con un'escalation del potere dei "soliti noti".

Bisognerebbe spiegare a qualcuno che la cooptazione è un metodo non democratico, e che la nostra attuale legge elettorale la favorisce. Come la mettiamo col fatto che la nostra dovrebbe essere una democrazia? Affinchè il concetto sia ribadito, vorrei che si leggesse anche questo post: "Le concentrazione di potere" sul blog Obbie(A)ttivo. E' incredibile la fatalità con la quale la maggior parte della gente affronta i problemi quotidiani, problemi che sono stati creati ad hoc, per favorire la crescita di quei poteri che ci vogliono esattamente dove siamo: sotto le loro scarpe. Direi che è proprio ora di dire basta a questo sistema che ci vuole sempre più sudditi e sempre meno cittadini. Ma qualche migliaio di voci fuori dal coro non produrrà un cambiamento reale. E' necessario che altre voci si affianchino per protestare contro questo sistema. Se il malcontento crescerà tra la gente, svegliando gli animi, e ridestando le coscienze, allora ci sarà il cambiamento. Le concentrazioni di potere vanno stroncate sul nascere. Il sig. Berlusconi non sarebbe mai dovuto entrare in politica. Non a queste condizioni, o non in un paese democraticamente evoluto. Se ciò è successo è sintomo di un malessere che si è coltivato nei decenni.

Svegliamoci tutti, e passate parola.

mercoledì 18 novembre 2009

Politica fallimentare & notizie non date

Devo ammettere che questo post è un po' sofferto.

Da parecchi giorni, con i fatti che si sono susseguiti, non ho avuto più la voglia di scrivere. E' solo grazie all'amico Luigi Morsello, che mi ha invitato ad aggiornare il blog, che scrivo un nuovo post. Preferisco, ultimamente leggere, più che scrivere. Sembra quasi che il torpore, lo stesso torpore che avvolge gran parte del popolo d'Italia, si stia lentamente appropriando anche di me. Ma no! Cavolo! Io ancora un senso critico ce l'ho! Infatti certa gente che fa politica, che fa televisione, che si spaccia per ciò che palesemente non è, ancora mi sta sulle scatole. E non è un fatto di pelle. Ma come si fa, dico io, a credere, ad esempio, alle notizie che certi telegiornali mettono in rilievo. Anzi, la metto giù meglio : come si fa a fermarsi ad ascoltare le stupidaggini che ti spacciano come notizie importanti.

Un piccolo esempio: si parla di Internet. Come mai, in nessun Tg, si è sentito parlare del "pacchetto Telecom" sul libero accesso ad Internet? Cito testualmente: "Un giorno il vostro provider Internet potrebbe impedirvi di consultare il vostro blog preferito, o di usare software di telefonia via Internet come Skype. O immaginate che vi notifichino che non potere più accedere alla Rete, come rimanere senza patente dopo una serie di violazioni del codice della strada.È quello che potrebbe capitare a breve se il "Pacchetto Telecom" sarà approvato dall'Ue così come di recente modificato su pressione della potente lobby delle compagnie telefoniche."

Ed ancora :" ACTA tenterà di distruggere Internet. Il punto della situazione e la chiamata all'azione contro l'accordo segreto che vuole modificare le leggi per imporre un regime draconiano di copyright enforcement. Alleghiamo inoltre la traduzione dell'ultimo articolo in merito della Electronic Frontier Foundation. ACTA (Anti Counterfeiting Trade Agreement) è un accordo multilaterale che mira a cambiare le leggi tramite il "policy laundering" (una tecnica che consiste nel tentare di imporre tramite accordi internazionali delle leggi particolarmente inique che se sottoposte a regolare scrutinio parlamentare provocherebbero profondi malcontenti) per instaurare un regime draconiano concernente l'enforcement delle proprietà intellettuali. I contenuti dei negoziati sono segretati e i dati a cui ci riferiamo emergono solo dalla parte di documenti ufficiali trapelati. Tutti i documenti trapelati sono ora disponibili, fra gli altri, su Wikileaks..."

Invece si perdono le giornate a discutere sul" caso Marrazzo", mentre volano via i sodi per pagare i nostri dipendenti al parlamento, questi si impegnano sempre di più per tentare di far approvare leggi palesemente anticostituzionali. E noi a sperare che vengano bocciate! Ma vorrei ben vedere! Ma come mai, dico io, il Popolo, ancora non ha mandato a casa Berlusconi ed il suo manipolo di buoni a nulla??? La verità, è che mi sembra impossibile (ed in effetti è così) che solo in pochi ci si renda conto che siamo governati da irresponsabili. Ma allora, l'unica spiegazione, è che siamo condizionati, al non agire, dai media. Siamo condizionati, confinati, in una sorta di torpore, indotto attraverso il mezzo televisivo. Anche se , come teoria, mi sembra un po' debole.

Ben più rilevante, è il Trattato di Lisbona. Non se ne sente parlare. Eppure, è questa la "Spada di Damocle" moderna che pende sulla testa di tutti i cittadini. Questo trattato non è che una nuova carta costituzionale europea, che andrebbe a cancellare le costituzioni proprie di ogni paese facente parte dell'Unione Europea. Siamo sicuri di voler rinunciare alla nostra Costituzione? IO NO!!! Prego tutti gli internauti: informiamoci ed informate chiunque manifestamente ignorante sull'argomento. Paolo Barnard ne sa parecchio sul trattato: "E così, mentre tutti guardano da quella parte, da quell'altra accade il nostro destino, ma non c'è nessuno a osservare. Accade per esempio il Trattato di Lisbona, il quale, come tutte le cose che ridisegnano la Storia, che decidono della nostra esistenza, che consegnano a poteri immensi immense fette del nostro futuro, non è al centro di nulla, passa nel silenzio, non trova prime pagine o clamori di alcun tipo, nel Sistema come nell'Antisistema. Pensate: stiamo tutti per diventare cittadini di un enorme Paese che non è l'Italia, governati da gente non direttamente eletta da noi, sotto leggi pensate da misteriosi burocrati a noi sconosciuti, secondo principi sociali, politici ed economici che non abbiamo scelto…"

Non prelude a nulla di buono.

Giornate radiose e Sonni tranquilli ci attendono. Ancora per un po'.

lunedì 5 ottobre 2009

La vergogna di certe leggi...

A tal proposito,vorrei spendere due paroline.
Si è detto oramai qualunque cosa,su questo "scudo fiscale",
ma forse,non si è sentita abbastanza la voce di un operaio,o impiegato,
quelle persone(si,anche loro sono persone)che percepiscono uno stipendio
con il quale spesso non arrivano a fine mese.

Anche io sono tra questi.
Ma lascio la voce ad una persona che con la sua lettera,
rende veramente bene l'idea,la signorina o signora, non so, S.P.,
che ha mandato la seguente lettera al Blog di Grillo.

E' difficile descrivere meglio la frustrazione in cui ci getta un tal modo di governare.
Non la troverete nel link diretto del blog di Grillo,
perchè arriva sulle newsletter di chi vi è iscritto.


Scudo fiscale per dipendenti
di S.P.

Ciao, sono dipendente e come tale pago le tasse
prima ancora di ricevere il mio stipendio e come tanti mi sento, ancora una volta,
violentata dallo Stato che con lo scudo fiscale si prende gioco di tutti noi cittadini
che hanno regolarmente pagato le tasse mese dopo mese...

Perchè tutti gli italiani dipendenti pagano come tasse il 23% per i redditi fino a € 15.000 e il 27% per i redditi fino a € 27.000,
mentre questi furfanti egoisti possono pagare il 5% per far rientrare i capitali
che sono frutto di fondi neri e illegali avendo garantito anche l'anonimato?
Si riesce a trovare un modo per fare ostruzionismo fiscale contro questo modo di operare?

Non mi fraintendere io voglio pagare le tasse
e credo sia giusto farlo,
ma l'operato di questo governo mi fa dire che forse è il momento di fare qualcosa.

Non si riesce a trovare un modo per non pagare le tasse in modo anticipato
per poi usufruire dello scudo fiscale e pagare il 5% come i grandi ladroni!!!

Secondo me ha ragione...
Beh,ma io sono di parte...!
Cara S.P.,spero che anche tu sia su Blogger, o su Diritto alla Rete,
così potremo conoscerci.

giovedì 24 settembre 2009

"Onorevole"??? Ma va laaa...

Dopo aver letto questa lettera di Don Farinella,
al quale mi inchino, per la lucidità ed il coraggio, col quale si rivolge ad un suo, pur sempre, superiore, ebbene, mi son ritrovato con gli occhi lucidi dalla commozione!
Don Farinella, non sei solo! Oltre a noi della rete, ci sono anche altri preti
sulla breccia dei marciapiedi che ti possono e ti vogliono aiutare, ma questo già lo sai.
Don Gallo, Don Giorgio De Capitani, Don Ciotti, e tanti altri...
Avanti così! Rimettiamo sui binari l'Italia!
E' stata una bruttissima deragliata, ma tutti assieme ce la possiamo ancora fare.
Con l'aiuto di Dio.

Dal Blog di Beppe Grillo
Lettera al Cardinal Bertone, di Don Paolo Farinella.

"Signor Cardinale Bertone,
apprendo dalla stampa che il giorno 7 ottobre 2009, memoria liturgica della Madonna del Rosario, lei ha intenzione di inaugurare la mostra dall’emblematico titolo: "Il potere e la grazia" con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che non posso chiamare "onorevole" perché di "onorevole" nella sua vita pubblico-privata, nella sua politica e nel suo sistema di menzogne non vi è nulla. Se la notizia fosse vera, lei agli occhi della stragrande maggioranza della Chiesa italiana e del mondo si renderebbe complice e si assumerebbe la responsabilità di molti abbandoni "dalla" Chiesa da parte di credenti che sono stufi che la politica della diplomazia sovrasti e affossi la testimonianza limpida del Vangelo. Lei sicuramente sa, come lo sa ogni parroco che vive sulla breccia dei marciapiedi, che quest’anno vi è stata una emorragia nei confronti dell’8xmille che moltissimi cattolici, anche praticanti, hanno devoluto ad altre istituzioni pur di toglierlo alla Chiesa cattolica per le sue ingerenze e connivenze con un governo legittimo, ma ad altissimo tasso di illegalità e immoralità. Questo argomento credo che vi interessi non poco sia come Vaticano che come CEI.Dopo tutto quello che è successo, le testimonianze, le registrazioni, le inchieste, lo spergiuro pubblico in televisione sulla testa dei suoi figli, gli immigrati morti in mare che il governo ha sulla coscienza; dopo la legge infame che dichiara "reato" lo "stato personale", cioè la condizione esistenziale di "immigrato" divenuto "clandestino"
in forza della legge Bossi/Fini; dopo tutto questo lei non può far finta di nulla e farsi vedere in pubblico con Berlusconi o qualcuno dei suoi scherani.Se parlate di morale pubblica e di etica politica, dovete essere coerenti con i vostri stessi principi che spesso esigete dagli altri che non hanno il potere immondo di Silvio Berlusconi, il quale si crede il Messia e "solutus omnibus legibus", visto che concepisce se stesso come sultano e l’Italia il suo sultanato personale. Egli pensa di potere comprare tutto: i tribunali, le sentenze, la compiacenza di prosseneti e lenoni che gli procurano donnine a pagamento per sollazzarlo con orge (e forse anche droga) di cui egli continua a vantarsi pubblicamente fino a dichiarare con spudoratezza che: "il popolo italiano vuole essere come lui". Crede di potere comprare anche il Vaticano, offrendo leggi e favori a richiesta. Valuti lei se le lenticchie fuori stagione valgano una Messa.Lei deve sapere che serpeggia nella Chiesa uno scisma ormai non tanto sotterraneo che sta emergendo di giorno in giorno e bisogna stare attenti che non diventi movimento o peggio ancora separazione, anche perché molti vescovi stanno zitti, ma in cuor loro meditano e in privato imprecano. Non prenda a cuor leggero quello che le dico. Il mio vescovo, cardinale Angelo Bagnasco, e anche lei che mi ha conosciuto bene, sapete che non dico bugie e non parlo mai per sentito dire e di ogni mia affermazione o gesto mi assumo sempre la responsabilità pubblica.Per una volta, come Segretario di Stato, sia prete, solo prete, intimamente prete e disdica ogni appuntamento con un trafficante senza morale e senza dignità che la sta usando solo per affermare che i suoi rapporti con il Vaticano e con il Papa "sono eccellenti".Le accludo la "Lettera di ripudio" che ho inviato a Silvio Berlusconi, e che tante adesioni sta raccogliendo nel mondo credente e non credente. Se lei riabilita Berlusconi, come ha già fatto Gian Maria Vian, direttore dell’Osservatore Romano con l’intervista al Corriere della Sera, nella Chiesa di Dio lei perde il diritto di parlare di Vangelo, etica e moralità.Se Berlusconi riesce a comprare anche il Vaticano con uno scambio di leggi, favori e denaro, sappia che non potrà mai comprare le nostre coscienze di credenti che ogni giorno pregano Dio per la salvezza della "povera Italia" e per la conversione delle gerarchie ecclesiastiche che spesso sono di scandalo e non di esempio al popolo dei battezzati.
Preoccupato e amareggiato, la saluto sinceramente." Paolo Farinella, prete

Lettera completa di don Farinella al cardinale Bertone


Ecco una bella intervista a Don Giorgio de Capitani, con chicca finale
precedentemente postata sul blog Avapxos

giovedì 17 settembre 2009

Lettere dalla rete

Così come ho trovato la bellissima lettera di Tony Cirnigliaro, attraverso le news del blog di Beppe Grillo, ecco che altre belle missive vengo a leggere in questi giorni. Non so da dove e chi le scrive, dal momento che non vi è alcun collegamento ad un blog o ad una pagina web, ma solo due iniziali. Ciò non toglie che siano comunque molto interessanti e centrino il problema che trattano. Magari gli autori degli scritti, che metterò qui di seguito, le leggeranno, così avrò il piacere di fare anche la loro conoscenza, così come è stato con Tony.

Lettere dalla rete
BOSSI, L'ONESTO?!

di B. C.
La Lega, si sa, è sempre stata contraria all'odioso nepotismo di "Roma Ladrona" ed assolutamente estranea al clientelismo tipico della cara e vecchia Dc (e diciamo pure di ogni partito politico esistente).
Il partito del Carroccio, anche questo è risaputo, ha sempre fatto della coerenza la sua più gran virtù e, difatti, Calderoli si è subito precipitato a far la pace con la Chiesa; ribadendo le sue radici cristiane (il fatto che si fosse sposato con un paganissimo "rito celtico" è un trascurabile dettaglio). Umberto Bossi, da sempre un convinto anti-meridionalista, si è sposato invece una siciliana e, sempre lo stesso Senatùr, promotore dell'inferiorità culturale dei terroni, ha visto il figliolo Renzo bocciato per ben tre volte all'esame di maturità.
Il monumento alla coerenza della predica, però, i bravi Leghisti lo hanno eretto solo qualche giorno fa; nominando proprio il piccolo e neo-diplomato Renzo Bossi membro di un "osservatorio" dell'Expo di Milano (che i più maliziosi considerano creato ad hoc per far guadagnare qualche soldino a "Bossino").
Non solo: il Senatùr ha pensato proprio a tutto e, per sistemare al meglio il suo ram(pollo), ha fatto in modo che, l'altro campione leghista di ottime prediche e pessimi razzolamenti Francesco Speroni, nominasse suo portaborse in Europa indovinate chi? Ma è semplice: Renzo Bossi.

Lo stipendio mensile di questo diplomato che è già "Team Manager" della Nazionale Padana sarà di "soli" 12.000 euro. Ma non scandalizzatevi, signori: non prendetevala se voi, poveri plurilaureati 30enni, dovete vivere con 1000 euro al mese e, questa "trota" (così lo definisce affettuosamente il papà) guadagnerà 12 volte di più.
Del resto, chi parla di plateale ed intollerabile caso di nepotismo, non conosce il fulgido curriculum del preparatissimo Renzo Bossi.

Lo riassiumiamo di seguito per buona pace dei lettori.

-Bocciato tre volte all'esame di stato
-Team manager della Nazionale Padana
-Inventore e promotore di "Rimbalza il clandestino"
Insomma: 12.000 euro netti mensili strameritati.

Il prossimo scritto invece, è di uno dei maggiori frequentatori del blog di Grillo,
Libero Dalla Guerra, che ha ricevuto(a pieno merito, anche secondo me)
il massimo dei voti al commento. Libero, io, purtroppo, non sempre ho il tempo di venirti a leggere direttamente sul blog, ma come vedi, rendo noto il mio voto in questa sede.
Vai così Libero dalla Guerra!

Post:
LA MAFIA FA LE PENTOLE MA NON I COPERCHI

commento al post di Libero Dalla Guerra, Forlì

Sapete quali sono gli animali più pericolosi? Quelli feriti.
Come il leone ferito o la tigre ferita.
Perchè sentendosi in pericolo attaccano con aggressività che normalmente non adottano.
Questa è la situazione dello Psiconano.Un animale ferito che vede la sua vita ed il terreno cominciare a cedergli sotto i piedi.
Ed è per questo che ora è più pericoloso che mai.
Perchè pur di sopravvivere, di tirare a campare, di sfangare anche questa tempesta,
è disposto a cose che magari 6-7 anni fa non avrebbe fatto.
Noemi, D'Addario e lo scontro con la Chiesa si sono fatti sentire nei suoi consensi.
Può negarlo quanto vuole, ma ha subìto un contraccolpo non indifferente dalle vicende.
Fini comincia a smarcarsi per diversi motivi, e minaccia di portarsi via una bella fetta dei 100 Deputati di maggioranza del PDL.
Feltri, da buon killer di professione, non ha atteso di far mancare la sua parola in merito.
Bossi, vedendo il suo esecutore materiale cominciare a vacillare, cerca di strappare più concessioni possibili. Bossi fu quello che lo fece cadere nel 1994.
Non nel 2001, ma solo perchè se vi ricordate nel 2001 la Lega non superò lo sbarramento, ottenne solo il 3,9%.
E quindi il Nano sarebbe ora disposto pure a riconoscere la neo-"Repubblica Valligiana della Padania" pur di mantenere il cadreghino.
Stanno riaffiorando come ombre nel passato del Cavaliere le TERRIFICANTI complicazioni con la Mafia. La crisi sta avanzando mostrando tutti i suoi effetti devastanti, alcuni prodotti anche dall'incuria o incompetenza del Governo.
Rendiamoci conto che è un uomo braccato, disperato, vede in fondo al tunnel spalancarsi per lui le porte di San Vittore se non riesce a mantenere la poltrona.
E' per questo che attacca con più violenza di prima i giornalisti non allineati, i programmi TV non allineati, le procure che minimamente ventilano di riaprire i fascicoli delle stragi.
E' terrorizzato!!!
Ed è per questo che è più pericoloso.
Dio salvi quello che ne rimarrà dell'Italia...

domenica 13 settembre 2009

Diciamolo Forte e Chiaro!

Voglio qui pubblicare una straordinaria lettera di un uomo, che, dimostrando un'altrettanta straordinaria sensibilità,
non esito a definire mio fratello.
Egli, attraverso lo scritto, riesce ad esprimere una profondità concettuale, la cultura del bene,
che mi ha profondamente toccato e commosso.
Una vera e propria istigazione al Bene, in controtendenza ai contenuti continuamente proposti dai media.
Una maniera di incentivare tutti i genitori ad educare, in maniera corretta, i figli,
rivolta al bene comune, con un occhio attento alla vita.
Caro Tony, sono convinto che le persone come te,
persone di cui una società degna dovrebbe essere colma,
siano tante, anche se ancora poche per affermare la loro idea di vivere insieme
nel rispetto reciproco.
Rispetto. Gi uni per gli altri. Rispetto che manca.
A partire dalle istituzioni, dove si annida il seme dell'illegalità.
E voglio aggiungere che condivido in pieno il concetto descritto nella lettera che sto per ripubblicare.
Non solo su questo blog ma anche qui e qui, nel tentativo di divulgare il più possibile il concetto,
e di aiutare tutti quelli che condividono insieme a noi un'idea di società,
in cui la violenza e l'illegalita,
il sopruso e la disegualglianza, non siano più tollerati.
Cominciamo a voler bene veramente ai bambini : dando loro una base solida su cui cominciare. La Verità.

Dal Blog di Tony Cirnigliaro, Lettera ad un padre ed una madre

giovedì 10 settembre 2009
Carissimi genitori,
mesi fa ho scoperto quanto sia bello e divertente parlare ai ragazzini. Non che prima non lo facessi, solo che intendo “parlare di cose serie” ma con il loro linguaggio. Tutto è nato da Luigi Garlando, un giornalista della Gazzetta dello Sport che, tra le altre cose, ha scritto “Per questo mi chiamo Giovanni”.

Il bravissimo Luigi ha avuto il coraggio di parlare di mafia usando il linguaggio dei più piccoli: è partito dalla quotidianità della scuola e, passando dalle tante cose che i ragazzini fanno tutti i giorni, è arrivato al sacrificio di Giovanni Falcone per la sua terra.Io non ho fatto altro che riportare ai più giovani l’esperienza raccontata in questo libro. E l’ho fatto usando un carciofo per rendere bene l’idea di cosa sia Cosa Nostra, l’ho fatto sciogliendo un’aspirina in un bicchiere d’acqua per far capire cosa successe al piccolo Giuseppe Di Matteo, l’ho fatto dimostrando quanto i “mafiosi” sono così vicini a noi.La loro prima reazione è stata quella di andarsi a leggere il libro. Il problema arriva dopo. La vostra reazione.

Carissimi genitori, la nostra società oggi è stereotipata: televisione, giornali e radio pensano per noi; i videogiochi ci permettono persino di non pensare; la messa la domenica mattina ci apre le porte del paradiso. Un ragazzino può ricevere un impulso positivo, ma la realtà che lo circonda ben presto lo trascina via nell’abulia generale. Allora dovremmo essere noi genitori ad alimentare quegli impulsi.In particolare, in questo momento, vorrei rivolgermi a tutti quei papà e quelle mamme ideologicamente schierate nel partito di Berlusconi o comunque vicine al suo pensiero.Non discuto per nulla le motivazioni che vi hanno spinto a ritenere quelle le forze migliori per guidare un Paese, non è questo il problema, almeno in questo caso. Quello che invece vorrei – io e migliaia di persone in Italia – è che spiegaste ai vostri ragazzi che, nonostante tutto, non condividete le parole del Premier.“So che ci sono fermenti nelle procure di Palermo e Milano che ricominciano a guardare a fatti del '92, '93 e '94. E' follia pura. Quello che mi fa male e' che gente così, con i soldi di tutti noi, faccia cose cospirando contro di noi che lavoriamo per il bene comune del Paese”.

Carissimi genitori, i primi anni ’90 la mafia si mobilitò per annientare coloro che, dopo anni di sacrificio e duro lavoro, stavano smantellando la struttura mafiosa. Tutti – o quasi – conoscono la parola “fine” che Cosa Nostra si era illusa di scrivere sulle storie di Falcone e Borsellino. Con quelle bombe, con quel tritolo, si tentò di azzittire un popolo, non due magistrati. Ma, loro malgrado, l’effetto fu quello di alimentare il seme della legalità, soprattutto tra i più giovani.Per anni si è discusso su quali fossero gli intrecci tra l’organizzazione criminale e lo Stato, si vocifera da anni di trattative segrete. A quanto pare, qualcuno si è deciso a parlare e nuovi coraggiosi “eroi” stanno tentando di ricostruire la vera storia di quegli anni.Spiegate, allora, ai vostri figli che nessuna procura vuole cospirare contro nessuno, in particolare, per quale motivo il presidente del Consiglio si debba ritenere perseguitato dalla riapertura di fascicoli che non lo riguardano. A meno che… a meno che lui sappia cose a noi sconosciute.

Quei soldi, quelli che Berlusconi ritiene sprecati, migliaia di italiani siamo disposti a metterceli di tasca nostra pur di vedere la giustizia fare “giustizia”, in primis per Falcone e Borsellino e tutti coloro che sono caduti in questa guerra. I soldi davvero sprecati sono quelli per le auto blu di lor signori, sono quelli per le scorte a gente come Sgarbi, sono quelli per consulenze miliardarie affidate ai miliardari.

Carissimi genitori, io ho scoperto quant’è bello parlare ai ragazzini di cose serie e continuerò a farlo. Ma quando loro torneranno a casa, accenderanno la tv e ascolteranno Berlusconi sparare sulle procure, quando ascolteranno Napolitano chiedere equilibrio al Csm nel rispondere al presidente del Consiglio che delegittima l’antimafia, quando sentiranno associare i nomi di Brusca e Riina e Provenzano a quelli di Falcone e Borsellino… quando succederà tutto questo, togliete il volume e parlate loro col cuore. Ditegli che Brusca giocava a carte con un bambino che dopo 2 anni ha sciolto nell’acido, spiegategli che Riina era il capo dei capi di un pugno di assassini, raccontategli che Falcone non ha potuto provare la nostra stessa gioia di essere genitori perché non voleva un figlio nato già orfano.

Carissimi genitori,
i vostri figli sono il nostro futuro e la nostra memoria. Non dimenticate di parlargli, di cose serie, ma con il loro linguaggio. ___________________________________________________________________
Grazie a Tony Cirnigliaro - Forte e Chiaro______________________________________________________________

giovedì 10 settembre 2009

La Costituzione - Art.3

Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Che fine ha fatto, nella coscienza degli italiani, questo concetto?
Sembrerebbe quasi che non sia mai esistito.
Eppure, da qualche parte, qualuno, lo scrisse, e lo Stato Italiano lo avvallò!
Allora come mai ci troviamo alla mercè di questi politicanti\pregiudicati, che di caro hanno solo la loro impunità?
Le fabbriche chiudono, la gente rimane senza lavoro e tutto ciò che ottiene è che la classe politica si fa delle leggi per non essere processata,
per non essere rintracciata quando commette reati e crimini, magari in collusione con la mafia!
Italiani! Non può andare avanti così ancora per molto! Il disagio sociale avanza!
Siamo tutti parte della società, e presto i guai arriveranno anche per chi, fino ad ora, non ne ha subiti!
Basta dare retta a tutte le fesserie che spiattellano in TV, basta girare la testa dall'altra parte:oramai il giochetto è palesemente finito!
Eppure, ancora dobbiamo agonizzare.
Copiate e incollate l' articolo 3 della costituzione sul vostro blog o sito web da qui fino alla decisione della corte,
mostriamo a quei giudici compiacenti con il governo che
NOI VOGLIAMO GIUSTIZIA ED EGUAGLIANZA COME LO DICE LA NOSTRA COSTITUZIONE
perchè è chiaro come dice art 3 che il lodo alfano è incostituzionale, anche un ragazzo di 13 anni lo capisce.
Leggetevi l'articolo di Gioacchino Genchi, fate tutte le vostre verifiche : poi vomitate per lo schifo!
Eccone un brano:

Agli uomini di Cosa nostra non sfugge fin dall'inizio che questo progetto è ambizioso e di difficile realizzazione. Per questo si lasciano aperta un'altra possibilità: cercare rapporti e offrire sostegno a nuove forze politiche nazionali che stanno nascendo sulle rovine del vecchio sistema dei partiti. «Le due strategie già coesistevano», racconta Cannella, «e lo stesso Bagarella sapeva della prossima "discesa in campo" di Silvio Berlusconi».

È Forza Italia, dunque, la carta di riserva di Cosa nostra. I suoi uomini sono informati in anticipo, attraverso canali privilegiati, dei programmi di Forza Italia. Li conoscono addirittura prima che il nome Forza Italia sia lanciato da Berlusconi sul mercato della politica. Prosegue infatti Cannella: «Bagarella, tuttavia, non intendeva rinunciare al programma separatista, perché non voleva ripetere "l'errore" di suo cognato (Riina, ndr), cioè dare troppa fiducia ai politici, e voleva, quindi, conservarsi la carta di un movimento politico in cui Cosa nostra fosse presente in prima persona. Inoltre, va detto che vi era un'ampia convergenza tra i progetti, per come si andavano delineando, del nuovo movimento politico capeggiato da Berlusconi e quelli dei movimenti separatisti...


Legittima difesa: Se telefonando … (oggi più attuale di quando è stato pubblicato: il 21 marzo 2003)

martedì 1 settembre 2009

Le 10 Domande

Così, perchè si conoscano, pubblico sul blog le 10 domande che La Repubblica ha rivolto a Silvio Berlusconi, ed a causa delle quali la testata giornalistica si è presa una querela da parte del Presidente del Consiglio... Ma dico io : non era meno complicato rispondere? ...evidentemente no...

Le 10 Domande : (leggi su Youtube)

1. Quando, signor presidente, ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia? Quante volte ha avuto modo d’incontrarla e dove? Ha frequentato e frequenta altre minorenni?

2. Qual è la ragione che l’ha costretta a non dire la verità per due mesi fornendo quattro versioni diverse per la conoscenza di Noemi prima di fare due tardive ammissioni?

3. Non trova grave, per la democrazia italiana e per la sua leadership, che lei abbia ricompensato con candidature e promesse di responsabilità politiche le ragazze che la chiamano «papi»?

4. Lei si è intrattenuto con una prostituta la notte del 4 novembre 2008 e sono decine le “squillo” che, secondo le indagini della magistratura, sono state condotte nelle sue residenze. Sapeva che fossero prostitute? Se non lo sapeva, è in grado di assicurare che quegli incontri non l’abbiano resa vulnerabile, cioè ricattabile – come le registrazioni di Patrizia D’Addario e le foto di Barbara Montereale dimostrano?

5. È capitato che “voli di Stato”, senza la sua presenza a bordo, abbiano condotto nelle sue residenze le ospiti delle sue festicciole?

6. Può dirsi certo che le sue frequentazioni non abbiamo compromesso gli affari di Stato? Può rassicurare il Paese e i nostri alleati che nessuna donna, sua ospite, abbia oggi in mano armi di ricatto che ridimensionano la sua autonomia politica, interna e internazionale?

7. Le sue condotte sono in contraddizione con le sue politiche: lei oggi potrebbe ancora partecipare al Family Day o firmare una legge che punisce il cliente di una prostituta?

8. Lei ritiene di potersi ancora candidare alla presidenza della Repubblica? E, se lo esclude, ritiene che una persona che l’opinione comune considera inadatta al Quirinale, possa adempiere alla funzione di presidente del consiglio?

9. Lei ha parlato di un «progetto eversivo» che la minaccia. Può garantire di non aver usato né di voler usare intelligence e polizie contro testimoni, magistrati, giornalisti?

10. Alla luce di quanto è emerso in questi due mesi, quali sono, signor presidente, le sue condizioni di salute?

domenica 30 agosto 2009

La deriva politico-sociale che ci attende...

Purtroppo, la situazione che la nostra società italiana sta vivendo in questo periodo sfortunato, non potrei descriverla se non come una deriva dei valori di uguaglianza, legalità, onestà, insomma, tutti quei valori che, assieme al rispetto dell'uno per l'altro, dovrebbe rendere piacevole la vita ad un individuo come ad un altro, e degna di essere chiamata civiltà quella in cui viviamo. Ma, grazie all'impegno e ell'abnegazione, di taluni soggetti, che non si fanno scrupolo di danneggiare anche l'intera comunità pur di averne un vantaggio, ci ritroviamo in situazioni dove bisogna tirare a campare, sempre con l'acqua alla gola, per arrivare alla fine del mese, senza che nessuno (sembra) protesti o si dia da fare per migliorare la cosa. Chi protesta c'è! Chi fa opposizione c'è! Solo che in tv non se ne parla, e comunque, mai abbastanza.
Detto ciò, riporto integralmente, il breve ma incisivo post di Luigi De Magistris.
Tratto dall'intervento del 30 agosto 2009 sul sito de L'Italia dei Valori.

30 Agosto 2009
Golpe d'autunno di Luigi De Magistris

La maggioranza politica tenterà di utilizzare le Istituzioni per portare a compimento, nei prossimi mesi, il più devastante disegno autoritario mai concepito dal dopoguerra in poi. Un vero e proprio "golpe d’autunno". Un golpe senza armi, ma intriso di violenza morale,attraverso l’uso di uno schermo legale che porterà all’uccisione della democrazia dal suo interno.

Da un punto di vista istituzionale si cercherà di rafforzare il progetto presidenzialista, di tipo peronista, disegnato su misura dell’attuale Premier. Si tenterà di riconoscere poteri assoluti al Capo dello Stato eletto dal popolo e di conquistare il controllo quasi totale dei mezzi di comunicazione, con il Parlamento ridotto ad organo di ratifica dei desiderata dell’esecutivo.

Sul fronte della giustizia, l’obiettivo del governo è la distruzione dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura attraverso la sottoposizione del pm al potere esecutivo, oltre alla revisione della Corte Costituzionale e del Csm, certo non per liberare tali fondamentali organi dalle influenze partitiche e di poteri che pure sono presenti, ma attraverso il rafforzamento della componente politica e partitocratica.

Il desiderio dei nuovi peronisti è ovviamente quello che Berlusconi diventi il Capo, il Capo di tutto e di tutti, con ampi poteri e con questi anche il comando delle forze armate in modo da poter governare anche eventuali conflitti sociali.

Sul piano economico infatti, la maggioranza prepara la repressione al dissenso ed al conflitto sociale causato da un disegno che punta a rafforzare le disuguaglianze attraverso una politica economica che consolida sempre più i poteri forti, dove dominano l’assenza del contrasto all’evasione fiscale e l’approvazione di norme che rafforzano il riciclaggio del denaro sporco.

E’ necessaria una grande mobilitazione civile, sociale e politica che si opponga a questo disegno autoritario che rappresenterà il saccheggio della nostra Storia.

venerdì 28 agosto 2009

Guerra tra televisione e internet

Questo video, inserito su Youtube da GTGr00v3, del quale sono venuto a conoscenza tramite il blog di Grillo, mi ha fatto rabbrividire. E' un'ulteriore conferma che non dobbiamo mollare.

giovedì 27 agosto 2009

E l'Italia va sempre più giù...Parla Marco Bazzoni.

Dopo quanto letto nella lettera che Marco Bazzoni
ha inviato al blog di Beppe grillo,
ma anche dopo il video dove parla Dante De Angelis, che mi riporta al post che avevo fatto poco dopo la strage di Viareggio,
sul blog di MTV, il quale ha ricevuto una marea di visite, ma nessun commento(e che c'era da commentare?), post nel quale ho messo un altrettanto eloquente video, nel quale si parla di sicurezza(che non c'è!!!), ho deciso di pubblicare integralmente, anche su questo blog, la lettera di Bazzoni, al fine di rendere ancora più visibile la sua testimonianza.
Spero che chiunque abbia letto tale lettera, decida di fare altrettanto, così da assumere un significato di protesta contro lo sciagurato comportamento dei nostri governanti, che, invece di cercare di limitare, se non impedire, gli incidenti sul lavoro, con la strage di Viareggio, han fatto si che ci prendessero di mezzo anche chi era a casa tranquillo, o per strada, ma non certo al lavoro.
Ed, oltretutto, chi denuncia la pericolosità sui luoghi di lavoro, cioè prima che accadano disastri, viene minacciato o addirittura licenziato!

La lettera di Marco a Beppe:

"Caro Beppe,
tutti gli infortuni, gli invalidi, le malattie professionali e le morti sul lavoro non sono abbastanza se il Governo Berlusconi ha pensato di smantellare il Dlgs 81/08 (testo unico per la sicurezza sul lavoro) con il Dlgs 106/09 (decreto correttivo), piuttosto che renderlo funzionale.E pensare che il Ministro del Lavoro Sacconi dopo la strage sul lavoro al depuratore di Mineo (CT) dell'11 giugno 2008, che costò la vita a sei operai comunali, annunciò un piano straordinario per la sicurezza sul lavoro.Se per piano straordinario intendeva questo decreto stiamo freschi.Per anni sono state chieste pene più severe per i datori di lavoro responsabili di gravi infortuni e morti sul lavoro e che non rispettano la sicurezza sul lavoro.Ed il governo dimezza la maggior parte delle sanzioni ai datori di lavoro, dirigenti e preposti.Non contento, non potenzia neanche i controlli. Con lo scarso personale ispettivo delle Asl è praticamente impossibile ricevere un controllo. Se va bene un'azienda ne riceverà uno ogni 33 anni.Ma non è finita qui, onde evitare che qualche imprenditore finisse in galera, si è previsto che al posto dell'arresto, possa pagare la multa, e faranno tutti così, statene certi. Inoltre, la salvamanager non è stata cancellata, ma riscritta, non è spudorata come la precedente, ma dà sempre spazio a manovre e cavilli a favore dei manager.Non capisco ancora come Napolitano abbia potuto firmare questo decreto, sapendo che questa norma non era stata cancellata.L'intento della norma è di scaricare le responsabilità dei manager su preposti, lavoratori, progettisti, fabbricanti, installatori e medici competenti.Non essendoci certezza della pena, anche se nella remota ipotesi un datore di lavoro venga condannato per la morte di un lavoratore, il carcere "lo vedrà con il binocolo".Quando penso al povero Andrea Gagliardoni, morto il 20 giugno del 2006 a soli 23 anni con la testa schiacciata in una pressa tampografica nella ditta Asoplast di Ortezzano (AP), al povero Matteo Valenti, morto bruciato, dopo 4 giorni di agonia per un gravissimo infortunio sul lavoro (8 novembre 2004) nella ditta Mobiloil di Viareggio, ai quattro operai morti carbonizzati nell'esplosione alla Umbria Olii di Campello sul Clitunno (25 novembre 2006), allo loro famiglie che non hanno avuto neanche giustizia ( 8 mesi con la condizionale per la morte di Andrea Gagliardoni, 1 anno e 4 mesi con la condizionale per la morte di Matteo Valenti , mentre quello per la morte dei 4 operai alla Umbria Olii manco è iniziato, e non sappiamo neanche se inizierà mai), mi domando in che Paese viviamo?Ci definiamo una "Repubblica fondata sul lavoro", ma forse sarebbe più corretto dire, una "Repubblica fondata sulle morti sul lavoro".Come si fa a definire civile, un Paese dove ogni anno ci sono 1200 morti sul lavoro? Qualcuno adesso dirà che nell'anno 2008 ci sono stati 1120 morti sul lavoro (secondo l'INAIL) e che c'è stato anche un calo degli infortuni sul lavoro.Ma andrebbe ricordato a quel qualcuno, che nel 2008 c'è stata la più grossa crisi finanziaria ed economica dal secondo dopoguerra ad oggi, e che quel calo dipende più da questo (cassaintegrazione, mobilità, chiusure di aziende), che a una maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro.Che poi, se vogliamo proprio dirla tutta, i dati dell'INAIL non sono oro colato, ma solo un punto di riferimento.Questi dati non tengono conto degli infortuni denunciati come malattia, che si stima siano intorno a 200 mila ogni anno, se non oltre, di tutti i lavoratori che muoiono in "nero" che vengono abbandonati fuori dai cantieri o dalle fabbriche.Poi ci sono gli Rls che denunciano la scarsa sicurezza in azienda,che vengono minacciati, multati o peggio ancora licenziati, come è successo al povero Dante De Angelis, la cui unica colpa è quella di aver denunciato prima alla sua azienda, e poi ai mezzi d'informazione la scarsa manutenzione e sicurezza sui treni eurostar.E' passato un anno dal suo licenziamento, ma ad oggi non è stato ancora reintegrato, nonostante le migliaia di firme raccolte a suo favore, nonostante che quello che aveva denunciato si sia rivelato tristemente vero, nonostante il 29 giugno 2009, ci sia stato a Viareggio un disastro ferroviario, che ha fatto a tutt'oggi 29 morti.E intanto abbiamo un ex sindacalista a capo di FS, che va dicendo a destra e a manca, che le ferrovie italiane sono le più sicure d'Europa.Vale la pena ricordare, che dal 14 giugno 2009 è stato introdotto il "macchinista unico", e purtroppo, gli incidenti ferroviari, sono destinati tristemente ad aumentare. Ha davvero ancora senso andare avanti con questa "battaglia" per più sicurezza, o tanto varrebbe mollare qui? Perchè è quello che sto pensando di fare. Spero pubblicherai la lettera." Marco Bazzoni.Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Meditiamo gente...

martedì 25 agosto 2009

Cos'é il Nord? Cos'é il Sud?

Tratto integralmente dal post del 22 agosto di Beppe Grillo, ogni italiano dovrebbe leggerlo. Io per quanto possibile cerco di divulgarlo per sensibilizzare l'opinione pubblica. Bello e rivelatore( per taluni che ancora non lo sanno), il video allegato, che troverete sul Blog di grillo, se clikkate il link sopra.

Beppe Grillo :

Il Nord e il Sud sono i punti cardinali della politica italiana. Gaber in una sua canzone si chiedeva: "Cos'è la destra? Cos'è la sinistra?". Ora che sappiamo che la destra e la sinistra sono soltanto indicazioni stradali, abbiamo trasformato la politica in geografia. Il luogo di nascita è la nuova tessera di partito. Il Nord è progressista, razzista, o tutti e due? Il Sud è mafioso, legalitario o nessuno dei due? E dove inizia il Nord? A Reggio Emilia o a Pavia? I tratti della razza nordica, la fisiognomica dei Maroni, Bossi, Borghezio, Calderoli sono da pura razza ariana o nascono da ibridi di origine sconosciuta? Alti, belli, padani e di gentile aspetto... La mafia è è stata combattuta da siciliani come Falcone e Borsellino o da brianzoli come Berlusconi? Le Grandi Opere e anche le Opere Infinite, come la Salerno-Reggio Calabria, hanno la firma della criminalità organizzata o delle imprese del Nord o di entrambe? Chi guadagna di più? Gli sversatori di tonnellate di rifiuti tossici in Campania erano i camorristi o le aziende del Nord che li smaltivano? I Territori Organizzati, le Regioni, sono le nuove lobby, i nuovi strumenti di pressione. Chiedono autonomia e soldi. I cittadini, a livello locale, non vedono però né più soldi, né più autonomia. Solo più inefficienza e maggiori costi a carico dello Stato. "Cos'è il Nord? Cos'é il Sud?". Il Nord e il Sud cancellano tutto. Ipersemplificano. Sono una truffa cardinale. L'Est e l'Ovest da soli non possono esistere, al massimo sono Nordest e Nordovest. Le isole sono Sud, l'Abruzzo è Sud e la Calabria profondo Sud. Ci sono solo Sudnord e Nordsud. Il Centro esiste come punto di collegamento, senza il Nordsud non esisterebbe. A nessuno verrebbe in mente un partito del Centro, se non forse a Casini, Azzurro Caltagirone. Se l'Italia era un'espressione geografica, ora è diventata un'espressione politica geografica, la politica del Sud e la politica del Nord. La secessione, per poter avvenire, avrebbe bisogno di una Nazione da dividere.Ma l'Italia è già divisa, cosa rimane ancora? La legge è uguale per tutti, ma diversa in ogni Regione. I dialetti che la Lega vuole reintrodurre sono nelle province italiane la lingua di fatto. Le gabbie salariali? Nel Sud c'è più lavoro nero, il costo della vita è più basso, ma non esistono i servizi che al Nord non sono nulla di speciale, ma nel Sud sono assenti. Per qualunque cosa, quando è possibile, si deve pagare. Le gabbie salariali nel Sud esistono già, si chiamano Camorra, Mafia, 'Ndrangheta. La politica ha bisogno di nuovi miti per perpetuarsi. PDL e PDmenoelle, forse futuri sposi nella Regione Veneto, dopo anni di convivenza, hanno generato dei mostri che li divoreranno e li ingloberanno: la Lega e il Partito del Sud. Per gli italiani non cambierà nulla, ognuno continuerà a farsi i fatti suoi, perché gli italiani, in fondo, sono sempre gli altri.