La Costituzione Italiana, Art. 3 : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

sabato 30 gennaio 2010

A cosa sta lavorando il governo?


Ho sempre pensato "che forza la rete! È sufficiente andare sul web per trarre informazioni, divulgarle, scambiarsi filmati sui portali che molti provider ti mettono a disposizione, un grande passo per la comunicazione e per tutto ciò che concerne lo sviluppo di un'amministrazione trasparente, con sempre meno segreti"... Ma forse qualcuno non è contento di questo? Guarda caso, proprio dalle sfere più alte, arriva una spinta in controtendenza: si vuole limitare la libertà che fino ad ora abbiamo avuto. Sarebbe come dire, fino ad ora ti abbiamo dato la macchina, mo' vai in giro in bici! Ma l'aspetto a mio avviso peggiore, è che queste restrizioni vengono tentate per scopi molto poco onorevoli. Faccio un esempio: ho letto sul blog il Giornalieri un articolo tratto da La Repubblica, che parla della Maddalena, l'isola che si sarebbe dovuta utilizzare per il G8 poi svoltosi a L'Aquila, per i motivi che ben sappiamo, e dello stato in cui versano le strutture realizzate con un dispendio enorme di danaro pubblico.

La parola è fatiscenti. L'articolo e molto lungo e dettagliato, ma qualche immagine vale più di molte parole. Quindi, filmati sull'argomento, come questo, se dovessero verificarsi le disposizioni per decreto, che il governo, in questo infausto tempo, vuole attuare, non sarebbero più possibili, e la presa di coscienza della popolazione, su tante cose importanti, sarebbe drasticamente ridotta, poiché solo previo consenso dell'autorità governativa, si potrebbero mettere immagini e filmati in rete. Mi fa veramente ridere di rabbia, Formigoni, che presentando un canale Youtube, inaugurato il mese scorso, millanta libertà di commenti e di domande (il mio commento in attesa d approvazione), quando invece l'unica cosa che si può fare è guardare la sua faccia. Sul canale invece ci sono ben 9 (nove) commenti (il mio è in sospeso...). Però! Qui si mettono commenti.

Quello che penso, e, come me, tanti altri, è che si vuole limitare la libertà di divulgazione delle notizie, che è quello che già accade per la carta stampata e per la televisione. Al fine di non informare correttamente la popolazione, che si informa prevalentemente con la TV, ma che, sempre maggiormente, utilizza internet come fonte di informazione, dove, con un minimo di impegno, si può verificare la veridicità di una notizia. E qui arriva il decreto Romani (34 pagine). Dal sito dell'IDV: "Il Parlamento sta esaminando in questi giorni il decreto Romani. Il provvedimento è sostanzialmente un attacco del Governo nei confronti di Sky e della Rete per ostacolare la concorrenza a Mediaset.
Infatti, tra le righe del decreto, si consuma anche l'assalto alla Rete. Le disposizioni stabiliscono che le dirette streaming verranno equiparate alle dirette televisive e quindi sottoposte ad una autorizzazione obbligatoria con tutti i vincoli che ne conseguono. Inoltre si prevede l'oscuramento da parte del Garante che interviene sui provider di tutti quei canali video (compreso YouTube) sui quali verranno riscontrate eventuali violazioni del copyright.
"


In questa maniera, non prestando orecchio ai veri problemi del paese, in parlamento si discutono decreti assurdi su come limitare internet, come modificare (mortificare) la Costituzione, come danneggiare irrimediabilmente l'esito di migliaia di processi. E non contenti, ci sorbiamo le boutade
di un ministro, che vorrebbe foraggiare i cosidetti bamboccioni (giovani che tardano a staccarsi dalla famiglia, ndr) per stimolarli ad essere indipendenti, il ché è già di per sé una contraddizione, trovando i 500 euro – per ogni bamboccione - necessari al progetto, sottraendoli dalle pensioni... Li sottraesse dallo stipendio e dalle pensioni di lor signori i politici!!! E' evidente che per lor signori è molto più importante "regolamentare" la rete piuttosto che trovare soluzioni per i problemi del lavoro, che, come si vede dalla puntata di giovedì' 28 gennaio scorso di ANNOZERO, Carne da Macello, sono ormai arrivati a livelli intollerabili.

giovedì 21 gennaio 2010

Riflessioni di un ingenuo


Le cose di noi che non vogliamo comprendere

Le cose che odiamo degli altri, sono cose di noi che non vogliamo comprendere. Ma non perché non possiamo, ma perché crediamo a qualcuno che ci dice che sono sbagliate. Qualcuno a cui fa gioco farcelo credere. Dividi ET impera. La comprensione è la chiave dell'unione tra la gente. Più c'è ignoranza più grande è l'insensibilità. Più si è insensibili e più ci si abitua a tutto, anche alla violenza, all'ingiustizia. Non si crede più all'amico che ti dice cose informate, ma ci si arrende davanti alla menzogna di un latitante santificato. Ci si arrende davanti alla pretesa di alcuni di sfuggire alla legge - che si vuole uguale per tutti - per non pagare i propri crimini.

E così accade...

Ci lasciamo sviare da temi importanti a favore di stupidaggini. Così accade che chi si oppone alla guerra, fa parte di uno schieramento talmente misero da non aver alcun potere. Accade che si fa del lavoro una merce, invece che un mezzo per l'emancipazione della persona. Accade che le cose più banali diventano argomenti importanti al centro dell'attenzione. Accade che si lasciano a morire le persone di fame, i dittatori a torturare, le potenze economiche a bombardare gli stati che loro ritengano debbano essere sottomessi. Accade che questo venga chiamato "esportare la democrazia". Accade che mentre alcuni hanno tanti soldi, altri non ne hanno affatto. Mentre alcuni sguazzano nel lusso, altri dormono dentro dei silos adagiati sul metallo, e colazione pranzo e cena con qualche arancia.

Il prezzo reale della vita che facciamo

Siamo in grado di amare? Intere generazioni stanno crescendo nella dottrina di questo tempo, che vuole al centro della vita gli oggetti, i beni di consumo. Nessuno che spieghi loro il prezzo, quello reale, che hanno. Oltre ad inquinare, tutta questa roba inutile, è stata prodotta al prezzo della disumanizzazione delle persone, in molti casi ridotte in schiavitù. Come vedremo, dopo Rosarno, le arance che ci spremiamo in cucina? Quale costo reale, umano, hanno avuto? Queste generazione di ragazzi saranno irrecuperabili se non recupereremo il valore dell'ambiente, del rispetto, dell'uguaglianza dei diritti e doveri basilari, del concetto di civiltà, che per primo è stato tradito quando si è deciso di esportarlo con la forza.

Capire la realtà

Le cose di noi che non volgiamo comprendere sono nascoste dentro di noi. Sono La stupidità, la superficialità, l'egoismo, l'ignoranza. Molti si vergognano di essere ignoranti. Ed è così che lo diventano di più. Chi non si vergogna di essere ignorante, chiede, ed in tal modo, comincia a colmare la sua ignoranza. L'equilibrio tra le cose è capire la realtà. Ecco perché viviamo in un mondo dove l'equilibrio è diventato un'utopia. Credo che, quando ancora, tanti anni fa, l'intelletto era di là da venire, e non c'era nulla da capire, perché la natura si regolava con le sue leggi, l'equilibrio c'era. La degenerazione c'è in tempi più moderni. Quando si pensa che con l'intelletto e l'ingegno si possa supplire alle difficoltà degli esseri umani. Ecco che si mette mano al (tentato) dominio sulla natura. Invece di aiutare i più sfortunati, si preferisce aiutare se stessi e pochi intimi. E si finisce nella pazzia del profitto al costo della distruzione del pianeta.

venerdì 15 gennaio 2010

Il nucleare contro il popolo

Le centrali nucleari. Se non ricordo male, in un famoso referendum, nel 1987, era stata rifiutata la partecipazione statale alla costruzione delle centrali, impedendo di fatto che venissero costruite. Di più. La gente si espresse con un'alta percentuale, affinché l'ENEL non potesse partecipare neppure all'estero, alla costruzioni degli impianti in oggetto, chiarendo una volta per tutte che l'Italia non voleva aver nulla a che fare con un rischio certo di contaminazione del territorio senza neppure un reale beneficio energetico. Di cosa voglio parlare?

Voglio parlare del fatto che, contro una legge abrogativa popolare, ignorando quindi la costituzione e la legalità, si vuol mettere mano al portafogli degli Italiani per una millantata soluzione energetica, per di più in segreto. Questa è la notizia che voglio diffondere : Ecodem all'attacco: il governo nasconde i siti nucleari. La risposta: nessuna mappa
leggi l'articolo

Tutto questo accade perché, con le elezioni regionali alle porte, il governo perderebbe inevitabilmente consensi. Ma non è legittimato, per questo, a nasconderci delle notizie cruciali per la vita e lo sviluppo del territorio. Credo che nessuno vorrebbe un impianto così pericoloso vicino a casa propria. Ma io, non vorrei neppure che fosse vicino a casa d'altri, perché non voglio essere complice, in primo luogo di una violazione dei diritti civili, ed in secondo della condanna a subire le conseguenze che comporta l'avere vicino un impianto del genere.

Sono abbastanza sicuro che nessun impianto verrà costruito: sarà solo un elargizione di denaro alla politica in cambio di appalti miliardari. Denaro che, come per la bufala del "ponte sullo stretto", andrà a rimpinguare il portafogli di alcuni politici, di alcuni mafiosi, porterà alle stelle il debito pubblico, ed aumenterà, se non fermiamo questo modo di fare politica, il divario tra ricchi e poveri, portando alla disperazione sempre più gente, gente che ha votato anche per questo esecutivo. Ma sembra possibile, nell'eventualità che si vogliano realmente fare, che "Una mappa dei siti delle centrali nucleari non ci sia ancora" ???

La demagogia della politica, ma, in particolar modo, la demagogia degli ultimi tre esecutivi, con particolare riferimento a quest'ultimo, dove è palese la strizzata d'occhio tra governo e opposizione, sempre meno paludata, ci sta portando a dei livelli di povertà critica intellettuale che ci costerà molto cara. Se non cominciamo a ragionare con la nostra testa, e discriminare imparzialmente ed in buona fede, sull'operato dei nostri dipendenti.

Voglio solo ricordare come, in Spagna, una bugia, una solamente, costò la sconfitta ad Aznar nel 2004. Aznar manipolò la verità sugli attentati di Madrid, incolpando l'ETA (i separatisti baschi), quando invece si sapeva benissimo chi era il reale attentatore: Al Qaeda. In Italia, quanti mentono e continuano, anche dopo essere stati sbugiardati, a sedere sulla loro poltrona?

giovedì 7 gennaio 2010

Constatazione si, televisione no.


PremessaPrima che qualcuno legga il post sottostante, devo fare una precisazione. Quando ho scritto le parole riportate qua sotto, non avevo ancora visto la puntata di "in ½ora" di domenica 3 gennaio. Puntata per altro registrata. Nello studio, di fronte a Lucia Nunziata, compariva Stefania Craxi, figlia del noto uomo politico che decise di andare a finire la sua vita in Tunisia, anziché farsi carico, come io o qualsiasi altro povero mortale sarebbe costretto a fare, dei crimini che ha commesso. Nel sentire le parole, con la voce rotta, a tratti, dall'emozione, per l'ingiustizia subita dal padre – che non chiama mai così, ma parla di lui chiamandolo per cognome – ho dovuto, necessariamente sentirmi indignato. Concludo questa breve nota con le parole tratte da "il Fatto Quotidiano, l'articolo di riferimento è di Gianni Barbacetto e si chiama "quegli incontri con la P2", sabato 2 gennaio 2010, pag. 7: "...l'interesse della P2 aumenta dopo il settembre 1979,quando Bettino lancia la sua grande riforma, che prevede il presidenzialismo: Craxi viene allora indicato da Gelli come l'uomo che può realizzare il "piano di rinascita"[...] Craxi "lo statista" continua la strada intrapresa nel 1980 anche dopo la scoperta delle liste P2[...] Accanto al conto protezione, ha via via aperto una ragnatela di conti, da Vaduz fino a Hong Kong. Il sistema delle tangenti diventa scientifico, totale. E Craxi, riformista senza riforme e statista senza senso dello stato, è ormai uno dei pilastri di Tangentopoli. Fino al fatidico 1992 di Mani Pulite." Questi sono fatti, checché ne dica la figlia sconsolata. Ed i fatti non si possono cambiare, si può solo tentare di manipolare i ricordi di un popolo distratto come quello Italiano. Cosa che stanno dimostrando di fare molto bene. Fabio è un puro di cuore.


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La constatazione è un processo che ci porta a renderci conto effettivamente, ed in maniera inequivocabile, di qualcosa . Ad esempio, se qualcuno ci dice che fuori c'è il sole, o gli crediamo a priori, oppure, se non ci sembra credibile - per qualsiasi motivo – non ci resta che constatarlo di persona, guardando fuori dalla finestra.


Siccome da che mondo è mondo, viviamo insieme ad una moltitudine di persone interessate a far si che si creda a ciò che fa comodo a loro, è sempre meglio verificare le notizie che ci danno prima di farsi un'idea dell'argomento che esse propongono. Andrò avanti con qualche esempio. Hugo Chavez
è stato demonizzato per anni come un dittatore, in prima fila dagli americani. Ma il resto del mondo, Italia compresa, non ha fatto gran ché per portare alla luce il reale operato di quest'uomo. Andare contro una lobby potente (petrolifera) può costare molto caro, e Chavez lo sa. Consiglio a tutti il documentario di John Pilger: "La guerra alla democrazia"(The War on Democracy, ndr). Ma soprattutto di constatare personalmente, attraverso la ricerca di notizie, ciò che realmente accade in Venezuela o altre parti del mondo.


Altro esempio: Craxi. Dimmi tu, se il voler intitolare anche solo una strada a questo noto furfante, non sia uno schiaffo alla legalità. Basterebbe constatare attraverso la lettura delle sentenze definitive, le colpe, commesse senza ombra di dubbio, dal "noto statista". Non si discute sul fatto che sia più facile ascoltare una voce e prendere per buono ciò che dice, ma se quel che dice non fosse vero, o avesse uno scopo diverso dalla semplice informazione? Mi spiego. A volte sentiamo una notizia, e prendendola per buona, non ci facciamo particolarmente caso. Ma se invece di ascoltarla passivamente, abbiamo più voci con le quali metterla in relazione, la notizia può assumere la forma di un reticolo, che scopriamo va a formare un'opinione complessa anche su un singolo fatto. Senza contare l'implicazione - completamente diversa, ma complementare – che alcuni tipi di notizia, attraverso un bombardamento continuo, fanno subire all'informazione un appiattimento, che tende a rendere il fruitore di tali notizie insensibile. C'è anche l'omissione che regolarmente viene fatta dagli organi di informazione, a manipolarci, e questo non bisogna mai scordarlo. Poi, parlando di giornalisti, c'è quello che ti rende la notizia interessante anche se inutile, e quello che ti rende la notizia noiosa anche se importante. Tutto viene giocato nel campo della convenienza.


Un esempio che non posso lasciarmi sfuggire è quello del così detto affare Telekom Serbia. Questa bufala colossale che parla di tangenti alla sinistra di Prodi, e rivelatasi completamente falsa, nel gettare discredito sulla parte politica avversaria, è servita, soprattutto, per distogliere l'attenzione pubblica dal vero avvenimento di quell'anno (2003, ndr) : la condanna di Cesare Previti per corruzione e compravendita di sentenze, assieme ad altri soci che non sto qui ad elencare. Cioè, nel 2003, hanno costituito (parlo della maggioranza di quell'anno) una commissione d'inchiesta, per indagare su un affare che ha avuto luogo nel 1997. A coprire, per spiegarmi, "il più grave caso di corruzione d'Itala, e non solo", tanto per citare le motivazioni della sentenza, poi divenuta definitiva. Così hanno ottenuto il doppio scopo di distogliere l'opinione pubblica da un fatto estremamente importante (che coinvolgeva qualcuno del governo), e gettare fango sull'avversario politico, che, nel sentire comune, rimarrà sempre poco chiaro come abbia fatto a cavarsela da quella brutta storia, poco importa se falsa. Vere e proprie rettifiche e/o scuse non furono mai fatte con il dovuto rilievo.


L'unica via è quella del constatare di persona la veridicità della notizia, confrontando i documenti che ci sono messi a disposizione, e combattere per la pluralità che permette di averne a disposizione una varietà sufficiente per il confronto. Ancora non si sa come andrà a finire, ma la vicenda mediorientale dell'Iran, non mi convince per nulla, troppo facile è il gioco americano di rendere detestato chi non vuole dargli il petrolio. E in questa parte del mondo, è ancora più facile, perché si fa leva sulla contrapposizione di religioni. E come mai, sempre per rimanere in medio oriente, l'informazione sul conflitto israelo/palestinese è così blanda? A tutt'oggi, di tre canali nazionali, solo uno si addentra ogni tanto, con qualche notizia dettagliata, e non è il più seguito, anzi, semmai il più boicottato. Su quest'ultimo argomento, invito alla visione del filmato pubblicato su SCHIAVI O LIBERI, filmato presentato da Vittorio Arrigoni di guerrilla radio.


Questo qua sotto invece è il documentario "Guerra alla Democrazia" di John Pilger, racchiuso in una playlist di 10 spezzoni che compongono il film, con la traduzione ed i sottotitoli di NoOneWorldGovernment.