La Costituzione Italiana, Art. 3 : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

giovedì 30 settembre 2010

Woodstock 5 Stelle: un buon inizio







Ho sentito dire che c’erano solo giovani, ragazzi.

Ma quali ragazzi! Si, c’erano tanti ragazzi, ma c’erano anche adulti, anziani, intere famiglie con al seguito bambini e cani; c’erano persone che coprivano, almeno, l’arco di 3 generazioni!

Il movimento che si è creato, necessariamente fa richiesta di una semplificazione: troppe sono le collusioni, le connivenze, le tolleranze che, siamo arrivati a questo punto, delegittimano uno degli organi di garanzia più autorevoli del Paese, ovvero la magistratura. Come mai, appena si parla di “parlamento pulito” si stende un velo di silenzio che tacita ogni cosa? È così grave chiedere alla politica di estromettere, almeno dal pubblico impiego, chi ha commesso reati e sospendere chi è gravemente sospettato di averne fatti? Manca la volontà di una coesione politica. E la prova ne è il continuo voltafaccia di molti personaggi, che a seconda delle convenienze ora sono qua, ora sono là. Ed anche quando sono dalla stessa parte litigano! Come mai?


Sempre quel disinteresse che torna: il disinteresse per le cose reali; che poi sono le cose da curare per far andare meglio la comunità; disinteresse nutrito dal desiderio di un portafoglio bello gonfio. E tutti gli altri se ne possono anche andare al diavolo.
Il mondo è complicato perché è così che lo vuole una combriccola di affaristi senza scrupoli che non si fa problema di gettare nell’indigenza e nella miseria la gente che gli passa accanto. Loro per primi ci hanno mandato ‘affanculo.
Ma quale semplificazione! Nessuno ha mai detto che sia facile, ma lo può diventare se una massa di persone come quella di Woodstock 5 Stelle si moltiplicherà. Persone ormai “anormali” per i parametri di oggi, dove fregare il prossimo è cosa normale: si tratta di invertire la tendenza. Ed è proprio di questo che ha paura la politica!
La coesione sociale è per essa un grave pericolo; verrebbe meno quel dividi et impera che da decenni è stata in grado di inculcarci, ossia “il mio vicino è il mio nemico”.
Invece a Cesena eravamo tutti amici! Quello che dice Grillo della manifestazione è tutto vero!
I compromessi di cui parlano i politici, non si possono prendere sulla pelle della gente. Ma loro lo fanno di continuo. Certo, magari credere di far lavorare questa gente è veramente utopistico, ma almeno che si tolgano dalle palle!
Woodstock 5 Stelle: io c’ero!
Mandi, Roby e Woodstock a Cesena

domenica 5 settembre 2010

Una lezione per entrambi i generi


In questo periodo di fiacca, mia personale, dove non trovo una reale ispirazione a scrivere degli avvenimenti che si susseguono all'interno della nostra società, che ci martoriano, dove un dissenso viene tacciato come antidemocratico da quegli stessi che ieri facevano la stessa cosa rivendicandone la legittimità, dove sentenze del tribunale vengono ignorate in barba ai più elementari rudimenti di civiltà; dove non si capisce perché, se la scuola è al collasso da decenni di mal gestione, allora diamole il colpo di grazia; dove, come ricordano molti blogger, che ammiro e leggo, succedono cose che vengono ridimensionate sempre a favore degli stessi; in questo periodo, io continuo a leggere. Ed avendo letto un libro assai bello ed interessante, mi sono preso la libertà di recensirlo. A mio modo, ovviamente. Senza pretese da critico, ma sperando di averne tratto l'importante messaggio, e sperando di invogliarne alla lettura chi vorrà scorrere queste righe.

 
Già all'inizio del libro mi sono reso conto della sua enorme importanza. Il libro si apre con un aneddoto, tratto da un'esperienza vissuta dell'autrice, che fa ben riflettere sulla natura dell'evoluzione del sentire comune; del modo di comportarsi, cioè, che via via si è andato a consolidare nella gente, un modo di comportarsi, evidentemente ritenuto normale, e solo per uno spirito critico vigile al di sopra della norma (e qui mi auguro che anche io avrei agito allo stesso modo di Lorella) ritenuto assurdo. L'approfondimento che si ha con la sua lettura, della tematica già proposta dal documentario "Il corpo delle donne" è enorme. Introduce in maniera intelligente e veramente innovativa ad un modo nuovo di affrontare il problema; ricordando peraltro che il problema riguarda la società tutta, e non solo il genere femminile. Le implicazioni che un modo così stolto di fare televisione hanno sulla collettività sono eterogenee, colpiscono ai più vari livelli uomini e donne, e soprattutto i più piccoli: nella loro mancata tutela. In risalto l'inesistente applicazione delle norme, statali e auto imposte dalle tv private: decine di leggi violate e di statuti inutilmente scritti, da decenni minano la qualità audiovisiva nelle nostre case, nel totale disinteresse degli organi di vigilanza; determinando un appiattimento verso il basso, verso la più becera qualità degli spettacoli, delle pubblicità e delle scelte contrattuali sempre al ribasso, che vedono protagonisti sempre meno professionisti ma sempre più accattivanti personaggi "comuni", che non hanno idea di come ci si comporta di fronte a milioni di persone; costituendo per molti un modello negativo che inciderà poi sulla loro qualità della vita e di chi li circonda. Come un sasso nello stagno, le onde circolari hanno ormai minato il sentire comune e la percezione di un popolo che - lo ricorda con dati anche nel libro - per un terzo (33%) non legge e non ha mai letto neppure un libro perché non ne è in grado! Questo è un libro che sprona a costruire una nuova epoca, un'epoca di consapevolezza di se e degli altri che porti ad una maturazione vera e non fittizia come ci vorrebbe la regola del mercato. La donna ha, ha sempre avuto e sempre avrà un ruolo fondamentale nella società, ruolo ostacolato di continuo probabilmente per la lungimiranza e la forza che avrebbe portato ad una vita più giusta per tutti, con buona pace di chi invece anche ora continua ad ostacolarne l'emancipazione. Allora consiglio questo libro prezioso non solo alle donne, ma anche e soprattutto agli uomini: li aiuterà a comprendere, anche se in parte, il valore immenso che ha l'altra metà del cielo, e che senza di esso sempre più difficile sarà governare il caos inevitabile degli eventi dovuto ad una mancanza di forze; come se avessimo metà corpo paralizzato.
Di Lorella Zanardo, Il corpo delle donne. (Recensione presente anche su aNobii ed in "Libri", su questo blog)