La Costituzione Italiana, Art. 3 : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

mercoledì 16 gennaio 2013

Quale rinnovamento?


L’uomo non sta mai fermo, o lo sta troppo. È così: sta nella sua natura. Nel suo continuo e laborioso agire, o nell’ozio e nel disinteresse delle masse, trova compimento la volontà nefasta volta ad un rinnovamento che stia al passo coi tempi, che annichilisca sempre più chi vorrebbe un progresso benevolo  e che arricchisca di violenza, di soprusi e coercizione il pianeta che, affidata la sua sopravvivenza alla resilienza, dispensa sempre più catastrofi nel disinteresse generale delle masse suddette, che si nutrono di sensazionalismi di un minuto per poi rifiondarsi nell’oblio a cui la vita cosiddetta moderna ci costringe. Non passa un giorno senza che vi sia una promessa, la rassicurazione di un cambiamento, di un rinnovamento, subito seguita da notizie di cronaca nera o di incidenti terribili, di fazioni politiche che si dileggiano, sempre avendo sulla bocca la promessa di un rinnovamento; perciò io chiedo: quale rinnovamento?

Quello dei partiti, sempre gli stessi, che cambiano il nome o la grafica, il disegnino;
dei nuovi capi politici che ora sono antipolitica, ora politica, poi ti cacciano e non vogliono un contraddittorio e ti vietano di volerlo;
quello dei siparietti, fintamente diversi;
dei posti di lavoro, moderni lager, campi di concentramento dove ti devi solo concentrare sul lavoro e mandare giù rospi;
del “meglio avere un lavoro”, anche se ti ammala e ti fa vivere come una bestia;
quello della disoccupazione, che stritola sempre più la classe sociale più debole ed esposta al flagello di una classe dirigente che non vuole far nulla per provvedere;
quello di programmi TV, sempre fedeli a se stessi, alla linea, alla menzogna, a tutto fuorché alla realtà,  fuorché ai problemi veri;
quello dello spread, della nuova economia globale che calpesta la dignità dell’uomo e della natura, che calpesta il semplice buon senso;
quello dell’odio, dell’oblio del dolore, della negazione dei cambiamenti climatici e, quando ormai innegabili, dell’ignorarli e occuparsi di altro;
quello della guerra, della costruzione di armi, dell’inquinamento;
quello dell’ignoranza, della pigrizia, dell’indifferenza, che impedisce un’evoluzione sana;
dell’ignoranza che ti fa impigrire, poi la pigrizia ti rende indifferente, e l’indifferenza lascia il campo libero al rinnovamento delle politiche nefaste che ci getteranno sempre più nell’ignoranza, che ci impoveriranno;
dell’austerity?

Quale rinnovamento?
Di una classe dominante che nega la possibilità di un futuro a miliardi di persone;
di un sistema che impernia il suo sviluppo su carta straccia;
dell’intolleranza;
dell’impossibilità di vivere senza violenza, senza scontri, senza ansie di guerre e crimini di ogni genere;
del proliferare di mentalità deviate, che vedono nell’altro il proprio nemico;
del “ti fotto prima io”;
della vita malsana che si continua a fare;
quello dell’antropocentrismo, che da centinaia di anni sta devastando ogni cosa, ed acquista sempre maggior forza;
il rinnovamento di un essere umano che si crede al centro dell’Universo e per questo si sente in diritto di farne ciò che vuole, anche di sopraffare i propri simili, danneggiare irreparabilmente vita e ambiente;
rinnovamento della violenza; intolleranza; stupidità; tecnologia; guerra; inganno; corsa alla sopraffazione; autodistruzione;
del pensare stupidamente, ma con modernità;
del farsi abbindolare con superbia;
dell’odiare chi non si fa abbindolare;
del continuare a praticare stili di vita che hanno un costo insostenibile sia per la collettività umana che per la resilienza ambientale?
Quale?

Al momento non vedo nessun altro tipo di rinnovamento se non quello delle qualità, delle azioni, dei sentimenti sopra scritti, del perpetuarsi di quest’antropocentrismo che ci attanaglia, e del quale siamo tutti responsabili, nessuno si senta escluso.