Ma come mai ci si trova di fronte, così in Europa come in
Giappone, in America come in Cina o Russia, a classi politiche che non
capiscono i meccanismi semplici, basilari, per condurre i loro popoli ad una
vita dignitosa, libera dal dualismo della ricchezza/povertà? Com'è possibile
che essi non si rendano conto dell'uccisione inesorabile e sempre più veloce
dell'intero pianeta?
Io ci ho pensato e ripensato, e l'unica risposta che ho
trovato è che non ci sia una seria volontà di risolvere i problemi, che si
vada, da una parte come dall'altra, nella direzione del controllo delle masse,
attraverso l'allargamento della forbice ricco/povero; che ci sia invece una
volontà perversa di appropriarsi di tutto il possibile, cieco della rovina che
si lascia dietro? Troppo facile: non credo nel male fine a se stesso, soprattutto
a livelli nazionali e sovranazionali.
Insomma, non ci credo che questi governanti siano così
ciechi, così sprovveduti; credo piuttosto che perseguano, burattini, il fine di
qualcun altro, che non ha niente a che fare col bene comune; ma le cose che
vanno avanti, nell'ignoranza e nell'indifferenza generale e che fanno male alla
collettività, sono veramente tante.
Solo conoscere, comprendere il significato e le
implicazioni che ha ogni nostra scelta, piccola o grande che sia, quindi
interrogarsi quotidianamente sul proprio stile di vita e sulle proprie prese di
posizione, ci permetterà di crescere e di cambiare il mondo.